Crystal Goddess

ENG:
Azura, guardian goddess of the Emerald Grove and protagonist of Crystal Goddess, is having a bad day: after a long day guarding the forest, not only does her cat, Mr. Snuggles, not even bother to wash her back, but she can't even find her favorite bath sponge. On top of that, Violet Vixen, the self-proclaimed true goddess of the realm, appears unannounced in her home and steals her sacred crystals. With their power, the overgrown evil goddess will have the realm at her feet and reign supreme.
Forgoing her bath, Azura must quickly chase her across the 5 worlds of the kingdom to recover the 4 crystals before it's too late.
This Otterside Games' first title, and testing ground for what will be their much more refined and interesting second work, it's a cute little platformer whose erotic component, while cute, is negligible, as is the soundtrack, which is catchy enough but very repetitive. The gameplay is also cute and simple, and relies on the mechanic of swapping your equipped crystals, once you've collected them, to overcome the various obstacles and less varied enemies in your path.
Reactive and appropriately responsive, the use of a controller is practically mandatory anyway to play, given that the controls, including the keyboard ones, are not customizable.
There are two game difficulties available, normal and hard, although you'll always have only one life bar with infinite continues, and three single games slot with automatic saving of your progress and collected collectibles.
Each world is divided into numerous stages (about ninety, considering all the worlds) and has 5 checkpoints, the first of which is often quite far ahead, from which you can resume later if you interrupt the game. Additionally, each world includes 3 thirds of a heart, which once completed will increase Azura's total health, 2 stars to enhance the crystals' attack, and 1 collectible card that unlocks an image in the gallery. At the end, you'll face the world's boss, who possesses a crystal and another gallery card.
The NSFW aspect, which is completely marginal and can even be disabled in the options, is made up of the 10 spicy images in the gallery, the skimpy outfit of the protagonist and the pixel art "skits", which constitute the sprite to hit, concerning the damsels to be saved to obtain life or power-ups during the game.
Without praise or infamy, the title has nothing really wrong with it, but it makes very little effort and, as an NSFW game, it's practically worthless. But if you approach it calmly and without pretensions, quickly switching between the various crystals when necessary, it can even be fun.
In its small way, for the little it costs, in the end I didn't have a bad experience and it's worth picking up, even if there are undoubtedly way better ones on the market.
It should be noted that the game, in addition to not being free of errors despite the little text present, also lacks the Steam Cloud saves functionality.
Personal note: for what it's worth, Azura is the best girl in my opinion, followed by Violet Vixen and the Crimson Mistress, who, at least for my playstyle, is probably also the hardest boss to beat, with the friendly girls to be saved as honorable mentions.
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ITA:
Azura, dea custode del Bosco di Smeraldo e protagonista di Crystal Goddess, sta vivendo una brutta giornata: dopo una lunga giornata a guardia del bosco, non solo il suo gatto, Mr. Snuggles, non se la fila di striscio per lavarle la schiena, ma non riesce neanche a trovare la sua spugna bagno preferita, per di più Violet Vixen, l'autoproclamata vera dea del reame, appare in casa sua senza pravviso e le ruba pure i cristalli sacri. Col loro potere, la troppo cresciuta dea malvagia avrà il reame ai suoi piedi e potrà regnare incontrastata.
Rinunciando al suo bagno, spetterà quindi ad Azura affrettarsi a darle la caccia attraverso i 5 mondi del regno per recuperare i 4 cristalli prima che sia troppo tardi.
Questo primo titolo di Otterside Games, e banco di prova per quello che sarà il ben più raffinato e interessante loro secondo lavoro, è un platformino simpatichino piccino picciò la cui componente erotica, per quanto graziosa, è del trascurabile, così come la colonna sonora orecchiabile quel che basta, ma ripetitiva forte. Il gameplay pure è caruccio e semplice, e si avvale della meccanica del cambiare i cristalli equipaggiati, una volta recuperati, per far fronte ai vari ostacoli e ai meno vari nemici posti sul nostro cammino.
Reattivo e responsivo il giusto, l'uso di un controller è praticamente d'obbligo comunque per giocare, visto che i comandi, quelli da tastiera inclusi, non sono personalizzabili.
Sono disponibili due difficoltà di gioco, normale e difficile, anche se si avrà sempre una sola barra della vita con continue infiniti, e tre solt partita con salvataggio automatico dei progressi e dei collezionabili ottenuti.
Ogni mondo è diviso in numerosi quadri (una novantina o giù di lì, considerando tutti i mondi) e ha 5 checkpoint, il cui primo spesso è abbastanza in avanti, dai quali si potrà riprendere in un secondo momento in caso di interruzione della partita. Aggiuntivamente, ogni mondo include 3 terzi di cuore, che una volta composto aumenteranno la vita totale di Azura, 2 stelle per potenziare l'attacco dei cristalli e 1 carta collezionabile che sblocca un'immagine nella galleria, alla fine si affronterà il boss del mondo, il quale possiede un cristallo e un'altra carta galleria.
L'aspetto NSFW, che è del tutto marginale e si può pure disabilitare nelle opzioni, si compone delle 10 immagini osé nella galleria, dei succinti abiti della protagonista e delle "scenette" in pixel art, che costituiscono lo sprite da colpire, riguardanti le donzelle da salvare per ottenere vita o potenziamenti durante il gioco.
Senza infamia e senza lode, il titolo non ha nulla che non va, ma si sforza davvero poco e, come gioco NSFW, è praticamente nullo, ma se lo si affronta con calma e senza pretese, cambiando al volo tra i vari cristalli quando necessario, ci si può anche divertire.
Nel suo piccolo, per quel poco che costa, alla fine non mi ci sono trovato male e vale la pena prenderlo, anche se c'è indubbiamente di assai meglio sul mercato, come ad esempio il titolo successivo dello sviluppatore.
Va notato che il gioco, oltre a non essere esente da errori nonostante il poco testo presente, è anche privo della funzionalità di salvataggio su Steam Cloud.
Nota personale: per quello che vale, Azura è la best girl secondo me, seguita da Violet Vixen e dalla Crimson Mistress, che, almeno per il mio stile di gioco, probabilmente è pure il boss più difficile da battere, con le ragazze amichevoli da salvare come menzioni d'onore.

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